Lo stile di vita, nel trascorre delle epoche, è diventato sempre più stressante per l’uomo. Negli ultimi anni questo fenomeno non è di certo rallentato, anzi le nuove tecnologie ci sottopongono a informazioni sensoriali continue che incidono decisamente sull’equilibrio del nostro sistema nervoso. Inoltre i mass media riescono a raggiungerci ad ogni istante, portando non sempre belle notizie. Insomma il nostro benessere psichico è sottoposto a una seria minaccia ormai costantemente.
È noto come la psiche sia collegata alla sfera fisica in un rapporto bidirezionale: come determinati fattori stressanti possono essere tradotti in malesseri fisici, viceversa possiamo risalire dalla sfera fisica fino a rilassare anche quella psichica. Grazie a determinate tecniche di rilassamento muscolare si può ricreare uno stato di benessere psichico, caratterizzato da calma, serenità e tranquillità.
Tra le diverse tecniche di rilassamento muscolare si distingue in particolare la tecnica di rilassamento muscolare progressivo di Edmund Jacobson, medico e psicofisiologo statunitense. Questa tecnica, inventata negli anni trenta, è importante per coloro che non riescono ad utilizzare le tecniche di rilassamento autogeno, che prevedono stati di concentrazione profondi, non proprio facili da raggiungere per tutti.
Jacobson ci suggerisce dei principi base che dovranno essere rispettati al fine di riuscire a sciogliere stati di tensione e di ansia:
- regolarità, per ottenere il massimo da questa tecnica bisogna utilizzarla almeno ogni 4 giorni;
- durata, varia dai 30 ai 45 minuti;
- ambiente, buio o luce leggermente soffusa, temperatura confortevole e quanto più silenzioso;
- respirazione, inspirando col naso bisognerà gonfiare l’addome, espirando con la bocca bisognerà sgonfiarlo, la respirazione dovrà essere profonda.
La tecnica di rilassamento muscolare progressivo prevede di sdraiarsi supini su una superficie rigida, ma non fredda. Le braccia lungo i fianchi, le gambe distese leggermente divaricate, con i piedi che ruoteranno rilassati verso l’esterno. Dopo essersi assicurati di aver chiuso, e non serrato, gli occhi, ci si concentrerà sulla respirazione addominale iniziando una sequenza di contrazioni e rilassamenti muscolari. Partendo dal basso, ossia dai piedi, si cominceranno a contrarre i muscoli della pianta dei piedi , evitando l’insorgenza dei crampi, dai due ai sei secondi, per poi rilassarli per quindici secondi. Successivamente si passerà a fare la stessa cosa con i muscoli del dorso dei piedi. Via via si risalirà a fare la stessa cosa sulle gambe, cosce, bacino, addome, mani, avambracci, braccia, dorso, nuca e volto.
Terminata questa sequenza, bisognerà ricercare un rilassamento globale, di tutti i distretti corporei, cercando di rendere la respirazione leggermente più profonda. Inoltre si dovrà fare attenzione a terminare l’esercizio lentamente, evitando di rialzarsi velocemente, per prevenire eventuali giramenti di testa e per rendere ancora più efficace la tecnica stessa.
Praticare questa tecnica non risolverà i motivi che ci stressano, ma di certo ci aiuterà a sciogliere quei stati di tensione psicofisica che ne provocano. Inoltre se praticata la sera prima di andare a dormire, ci farà godere in maniera ottimale del nostro sonno con i benefici ormai noti a tutti.