L’osteoporosi è una malattia delle ossa che causa debolezza, fragilità e facilità di frattura delle stesse. E’ definita una patologia silenziosa perchè priva di sintomi fino ad avvenimento di frattura o diminuzione importante dell’altezza di un individuo. Diversamente a ciò che spesso si sente dire, non è la conseguenza normale dell’invecchiamento e colpisce principalmente le donne ( 1 su 4 ) e gli uomini ( 1 su 8) oltre i 50 anni. La patologia colpisce soprattutto la parte porosa dell’osso ed è determinata dalla genetica, dall’alimentazione, dal sesso e dalla razza. L’incidenza maggiore è negli USA.
Quando si contrae questa malattia avvengono importanti cambiamenti nelle ossa e le fratture più comuni colpiscono la cv (50%) , il femore, il polso.
Tuttavia si classificano tre tipi di osteoporosi;
- Primaria di tipo 1 data da un cambiamento ormonale.
- Primaria di tipo 2 avviene oltre i 70 anni per notevole riduzione di vitamina D.
- Secondaria che avviene a qualsiasi età ed è legata a ipotirodismo, cambiamenti ormonali in giovane età, diabete, farmaci, fumo problemi renali, epatici, artite reumatoide, malattie polmonari, immobilizzazioni, anoressia.
Nella Primaria di tipo 1 il danno avviene nella parte porosa dell’osso, in quella di 2 nella Corteccia e nella tipologia secondaria il danno è su entrambe le parte ossee.
Come mantenere le ossa sane?
- l’allenamento regolare, con utilizzo di pesi aiuta a stimolare la densità ossea.
- L’alimentazione bilanciata e i minerali.
Pilates e osteoporosi
Il consiglio è di lavorare in catena cinetica chiusa con adeguamento del carico ad alta frequenza è importante stimolare la produzione di cellule costruttrici, osteoblasti utilizzando carichi dinamici e non statici.
Allenarsi più volte alla settimana anche solo 20/30 minuti, l’attività continuativa ada ottimi risultati mentre quella discontinua è controproducente e crea lo svuotamento dell’osso anche repentino.Importanissimi i muscoli estensori della cv e rafforzamento dello psoas per aumentare la massa ossea lombare.
Da evitare le flessioni del busto che caricano il corpo vertebrale di oltre il 53%.Da quanto detto si evince che la flessione e l’inattività hanno lo stesso effetto negativo sulle ossa e che sono da consigliare gli esercizi in stazione eretta e a carico dinamico. In una lezione di Pilates dovranno essere privilegiati gli esercizi per gli Stabilizzatori locali in posizione neutra, per gli estensori della colonna e per l’equilibrio e la propriocettività.