Spesso chi ricorre alle prestazioni di un allenatore privato desidera migliorare la propria forma fisica in generale, anche se in molti decidono di rivolgersi ad un personal trainer per arrivare a degli obiettivi sportivi ben precisi.
In entrambi i casi, l’allenamento dovrà essere ben serrato e definito dal PT, ma sappiamo quanto sia importante anche il ruolo dell’alimentazione per aumentare le performance, per dimagrire, per adottare uno stile di vita sano oppure per tonificare al meglio la muscolatura.
Per questo, rimettersi alle indicazioni di un personal trainer significa anche usufruire di alcuni consigli alimentari mirati; ma vediamo fino a che punto un allenatore sportivo può e deve fornire delle informazioni circa diete e nutrienti da acquisire giorno per giorno.
Nutrizione sportiva e training: la formazione fa la differenza
Il personal trainer è una figura professionale dedicata in modo globale all’allenamento, e per questo motivo già durante i corsi da personal trainer vengono sempre seguiti degli inserimenti didattici relativi agli effetti di una corretta alimentazione sulle prestazioni sportive.
La formazione di un personal trainer, quindi, è centrata sull’allenamento ma deve anche comprendere le nozioni relative a diete per sportivi di varie discipline, così come una formazione sui principali nutrienti e le loro interazioni sul nostro organismo.
Per fornire dei consigli alimentari, però, un personal trainer deve mantenere il limite dei suggerimenti, seppur validi, se non ha conseguito anche una specifica formazione nella nutrizione sportiva.
Per poter definire dei programmi alimentari personalizzati, è necessario avere uno specifico bagaglio di cultura alimentare alle spalle, e non si possono fornire diete iperproteiche, ipocaloriche oppure integratori in modo sommario.
Un personal trainer può essere molto competente in materia, anche per ovvi motivi personali di preparazione sportiva, ma può limitarsi a fornire dei consigli alimentari generici e non diete per i propri allievi. Prescrivere un piano alimentare è compito del nutrizionista, mentre la programmazione del training è competenza del personal trainer.
Ovviamente, se nella stessa figura coincidono entrambe le professionalità, allora un PT che è anche un nutrizionista potrà definire un regime alimentare, integratori da prendere al bisogno, oppure un piano di nutrizione dedicato alla crescita muscolare.
Essendo un atto professionale sanitario, quello di prescrivere delle diete è un compito riservato al dietista, al medico dietologo e al biologo nutrizionista.
I consigli alimentari del personal trainer
Fornire dei suggerimenti su come gestire la propria alimentazione è possibile, quindi, se rimangono delle chiarificazioni che il personal trainer può, e sicuramente dovrebbe, dare ai propri allievi.
In pratica, un allenatore deve indubbiamente illustrare come una corretta alimentazione può incidere su dimagrimento o crescita della muscolatura, fornendo delle spiegazioni utili per far entrare i propri allievi in un’ottica di perfezionamento globale del proprio training e stile di vita.
Può chiarire come i nutrienti agiscono sul nostro corpo nelle diverse fasi di allenamento, quali sono gli alimenti che permettono di ottenere i migliori risultati in termini di ipertrofia muscolare ad esempio, oppure sfatare alcuni “miti” riguardo ai carboidrati, fondamentali nell’allenamento e niente affatto da demonizzare come molti appassionati di fitness fanno.
Come abbiamo visto, non è possibile per un personal trainer dare delle diete corredate da dosi precise o piani alimentari personali che contengano una divisione precisa dei cibi da assumere. Può, al contrario, fornire suggerimenti sullo stile alimentare più idoneo per iniziare a ritrovare un proprio benessere – in particolare per chi vuole eliminare dalle proprie abitudini alcol, tabacco, eccessiva assunzione di grassi o zuccheri.
Solo seguendo una specifica formazione come nutrizionista sportivo si possono integrare le nozioni e la pratica del training a quelle per un’alimentazione equilibrata, per donare consigli validi dal punto di vista dell’assunzione dei nutrimenti, senza sottovalutare nessun aspetto relativo alla salute (patologie, situazioni metaboliche particolari, difficoltà digestive, etc.).
A tal fine, un personal trainer potrà effettuare comunque periodicamente dei test come quelli della bioimpedenziometria e plicometria, per analizzare la composizione corporea e valutare nel tempo i miglioramenti ottenuti dagli allievi.
La plicometria prende in considerazione il rapporto tra massa grassa e magra tramite il plicometro, uno strumento in grado di effettuare misurazioni sulla plica, la piega dei tessuti contenuta nel corpo; la impendenziometria, invece, rileva con un apparecchio elettronico le percentuali di grasso, acqua e massa magra nell’organismo.
Questi test sono eseguiti con una strumentazioni in grado di studiare le percentuali di grasso e massa magra del soggetto analizzato, e monitorarne i cambiamenti che possono avvenire nel corso del training.
Una persona che parte da una situazione di rischio salute con eccessivo accumulo di adipe, per esempio, può dedicare un periodo al miglioramento del proprio stato di benessere tramite un allenamento costante e una dieta mirata.
I suggerimenti nutrizionali variano in base al training
Molto dipende anche dal tipo di allenamento che si pratica: chi viene seguito da un personal trainer per migliorare solo il proprio stato di benessere riattivando un esercizio fisico costante, e non ha necessità di seguire delle diete particolari, può usufruire dei consigli alimentari di un personal trainer che conosce al meglio gli effetti dei principali alimenti sul nostro corpo.
Mantenendo le giuste percentuali di carboidrati, proteine e grassi (animali o vegetali), si può ottimizzare il proprio regime alimentare, perdere magari qualche etto di troppo e snellire la propria figura – anche grazie al lavoro di tonificazione muscolare ed esercizi mirati sui punti “deboli”.
Nel caso si segua un allenamento mirato a performance sportive oppure ad una remise en forme più drastica, allora i consigli alimentari del personal trainer possono arrivare fino ad un certo punto, a meno che l’allenatore non sia anche un nutrizionista e abbia seguito un adeguato corso di formazione in tal senso.
Seguire una dieta personalizzata è fondamentale per chi vuole ottenere dei risultati sportivi definiti, e questa va stilata da un nutrizionista sportivo che possa valutare al meglio, in accordo con il personal trainer, quali sono le necessità alimentari per raggiungere determinati obiettivi.
Nel caso del dimagrimento, inoltre, una dieta congiunta al training quotidiano può dare eccellenti risultati, se sia stata pensata specificatamente per il tipo di metabolismo della persona, le sue abitudini quotidiane da mantenere o modificare, la tipologia di sforzo fisico che affronta ed eventuali carenze nutrizionali.