Il nostro organismo utilizza quello che mangiamo per costruire se stesso e/o per sostituire parti danneggiate o usurate. La qualità e la quantità delle sostanze che il nostro organismo assume attraverso l’ingestione di alimenti, determina il buono stato di salute; quindi mai più veritiera risulta la frase: “Noi siamo quello che mangiamo”. Dovremmo scegliere alimenti migliori per il mantenimento di un buono stato di salute, ma soprattutto per prevenire malattie, per molte delle quali il contributo di alimenti dannosi incide enormemente sul loro manifestarsi. Tra queste malattie, la vera tragedia di questo secolo è il cancro. Sono stati pubblicati numerosi studi scientifici che hanno confermato come assunzione eccesiva e protratta per lunghi periodi di alcuni alimenti, nonché soprattutto la trasformazione che subiscono attraverso alcune tecniche di cottura, siano responsabili di alcune forme di cancro. Tra gli alimenti che possono essere responsabili di cancri vanno menzionate: le bevande zuccherate e in particolar modo quelle colorate; il cui colore tipico si ottiene attraverso una reazione tra zucchero con ammoniaca e solfiti, sostanze chimiche capaci di causare il cancro. Le bevande light senza zucchero; in esse spesso in sostituzione dello zucchero vengono aggiunti dolcificanti come ad esempio l’aspartame, responsabile nell’indurre la formazione di cancri. I pesci di grande taglia come salmone, pesce spada o tonno che accumulano nelle loro fibre muscolari gran quantità di mercurio; metallo pesante altamente cancerogeno. Le carni rosse e insaccaticome wurstel e mortadella contengono grandi quantità di nitrati; sostanze che reagiscono con ammine formando nitriosammine, potentissimi agenti cancerogeni. I prodotti a base di zuccheri semplici, come biscotti, pasticcini e pizza; contengono zucchero che risulta responsabile della crescita delle cellule cancerogene. I grassi idrogenati (conosciuti anche come grassi trans), presenti in prodotti alimentari come margarina, prodotti da forno e molti alimenti adoperarti nelle preparazioni dei fast food, nei quali insieme a sostanze che esaltano il sapore come il glutammato di sodio, provocano effetti cancerogeni. Da non trascurare è quello che succede quando un alimento viene cotto con determinate tecniche di cottura e a determinate temperature. Cuocere troppo alla brace la carne come maiale, manzo, pollo o pesce porta la liberazione di una sostanza presente nel muscolo dell’animale: il benzopirene, che metabolizzata dal nostro organismo risulta diventare molto pericolosa e cancerogena. Durante la frittura, con olii che non tollerano alte temperature come l’olio extra vergine d’oliva che si trasforma a 180° (“punto di fumo”), si rilascia una sostanza altamente cancerogena come l’acroleina. Altra sostanza imputata di possedere proprietà cancerogene prodotta durante la cottura ad alte temperature è l’acrilamide, composto chimico presente nelle patate fritte imbustate. Quindi in definitiva non bisogna eliminare questi alimenti, ma con un po’ di buon senso limitarli nel loro consumo. Essere educati e informati su ciò che mangiamo può aiutarci nel mantenimento di un buon stato di salute e nel prevenire malattie.
Articolo realizzato in collaborazione con il Dott. Armando De Sanctis, Biologo Nutrizionista a Roma.