Hanno dei punti in comune ma anche molte differenze, queste due discipline che hanno visto negli ultimi 10 anni un boom in entrambi i casi. Secondo molti atleti e trainer, il functional training presenta, infatti, delle origini comuni alla tecnica del Pilates e, quindi, chi si dedica ad un corso functional training, deve avere bene in mente anche la pratica del Pilates per poter esprimere al meglio la funzionalità di questa disciplina.
Secondo altri trainer, si tratta invece di pratiche quasi antagoniste, anche se con dei punti in comune e attrezzi che possono essere utilizzati in modo trasversale in entrambi i casi.
Per chi desidera seguire una formazione nel settore fitness, la scelta iniziale può essere importante per impostare un metodo e una possibile carriera come istruttore.
Istruttore di Pilates o Funzionale, i corsi che rispettano i 5 principi
Seguire un corso come trainer di Pilates presuppone il controllo e la pratica dei principi base della tecnica Pilates, che sono in realtà comuni alle diverse discipline, tenuti in considerazione anche nel corso functional training.
Si tratta di: allineamento, controllo, core, consapevolezza, respirazione. Principi da cui non si può prescindere se si pratica il Pilates ma che sono anche considerati negli allenamenti funzionali. I punti di contatto tra Pilates e Functional Training sono dovuti al fatto che la tecnica del Pilates ha portato nel trainer un’attenzione maggiore all’equilibrio del corpo rispetto alle forze psico-fisiche, ovvero della mente e del corpo. I concetti di movimento e staticità hanno cominciato a determinare la differenza rispetto all’attenzione per le performance estreme e i risultati a tutti i costi, anche a svantaggio di tale equilibrio.
La consapevolezza del proprio corpo e dei movimenti più funzionali al benessere, ha preso piede come strada per comprendere al meglio il movimento e le sue conseguenze benefiche durante il training. Il Pilates è partito da questi concetti, per poi approdare in modo più dinamico verso gli allenamenti funzionali.
Un’evoluzione che nel corso functional training è ben chiara, quando si predispone un programma di esercizi che vadano a stimolare in modo naturale in corpo, muovendosi su più piani contemporaneamente sfruttando il peso o strumenti che migliorano le capacità di coordinazione e tenuta. Per questi motivi il Pilates e il Functional Training hanno riscosso un grande successo tra coloro che desiderano allenarsi in modo non professionale, ma nel rispetto del corpo e dei suoi movimenti originali.
E, anche per questo, è nata l’esigenza di una formazione adeguata, con la frequenza di un corso functional training oppure un corso come istruttore di Pilates.
Il metodo Pilates come base per la formazione
Sappiamo che un corso da istruttore di Pilates presuppone lo studio di questo metodo, nato agli inizi del Novecento dalle idee di Joseph Pilates, per insegnare un ottimale controllo della muscolatura posturale, con concetti chiave come i 5 principi che abbiamo menzionato, la tonificazione del core e della Power House (la muscolatura di glutei, addome e adduttori che bilancia e supporta la colonna vertebrale).
Diventare un istruttore di Pilates porta ad un pubblico notevole un metodo che può essere utile sia per gli atleti che desiderano recuperare dopo gare e traumi, sia ai normali appassionati di fitness che desiderano iniziare un’attività che li aiuti nella postura e tonificazione.
Il Pilates lavora ottimamente anche per gli anziani, per la protezione delle articolazioni che non possono affaticarsi in attività come il crossfit o nei carichi del body building. Facilità la flessibilità articolare e l’elasticità dei muscoli, sfruttando anche posture e stretching derivanti dallo Yoga.
Si lavora a corpo libero per il rafforzamento dei muscoli stabilizzatori ma anche per l’allungamento muscolare globale, non lavorando in modo specifico sul potenziamento e sul rafforzamento muscolare. La corretta postura e i suoi benefici su tutto il corpo, evitano le contrazioni muscolari e consentono una respirazione migliore per l’ossigenazione dell’organismo. la respirazione profonda, inoltre, migliora le prestazioni di allenamento muscolare soprattutto per muscoli come il trasverso addominale e il trasverso spinoso, dal fondamentale ruolo nella corretta postura.
Punti comuni negli esercizi
Il lavoro di esercizi che si apprende nei corsi come istruttore di Pilates, concerne soprattutto flessioni, estensioni e torsioni che mirano ad una maggiore mobilità della colonna vertebrale e alla stabilità del core, del bacino e della muscolatura addominale.
Il lavoro degli esercizi a corpo libero è similare a quello di molti circuiti di allenamento funzionale, con una modalità trasversale che vede nell’allenamento funzionale e crossfit diversi esercizi e tecniche di respirazione derivanti dal Pilates.
Questi programmi di allenamento funzionale presuppongo la libertà dal vincolo dei macchinari, e l’utilizzo solo di qualche attrezzo per eseguire un’attività functional, ovvero una ripresa delle attività “primitive” del nostro corpo. Durante un corso functional training si apprende al meglio l’importanza del movimento che, fin dagli albori, la nostra specie ha sviluppato per poter sopravvivere, abilità e movimenti di adattamento che hanno reso il corpo così funzionale nel suo habitat naturale.
Ad oggi, in ben diverso contesto, lo schema motorio e le capacità di coordinamento sono meno improntate alla sopravvivenza, ovviamente, ma hanno una loro valenza in ogni caso. La corsa, il salto, i movimenti di torsioni, le arrampicate, i movimenti di accovacciata, i piegamenti, le spinte… tutto concorre ad un allenamento che ripristina antiche movenze, che il nostro corpo da sempre ha sfruttato per la vita e per il benessere.
L’eredità nel nostro codice genetico di questi movimenti è stata arrestata durante il Novecento con lo sviluppo tecnico e tecnologico, e anche il “fitness” del passato ha spesso lavorato più su modelli di performance ed estetici poco naturali. Gli esercizi cosiddetti analitici, in contrasto con quelli funzionali, sfruttano meno le catene cinetiche di movimenti multi-planari e neanche le capacità propriocettive (la propriocezione è la capacità di percepire la posizione del proprio corpo nello spazio, sentendo la contrazione dei propri muscoli).
Un corso functional training riporta il trainer ad una sapienza antica, con movimenti che ricalcano gli schemi motori primordiali e che secondo alcuni, sono antitetici anche al Pilates – che comunque viene inteso come un allenamento di selezione su alcuni muscoli con movimenti analitici e ripetuti.
Seguendo una formazione sugli esercizi funzionali, si ragiona in termini di incremento delle capacità organico-muscolari e coinvolgimento delle catene cinetiche che sfruttano tutti i distretti muscolari.
Si vanno, comunque come nel Pilates, ad attivare i muscoli stabilizzatori, quelli agonisti e antagonisti, che migliorano le performance sportive per gli atleti e lo stato di benessere per i dilettanti. Studiando le dinamiche del functional training, si scopre come questo allenamento migliori anche l’efficienza neuromuscolare e i meccanismi energetici e metabolici, stimolando la supercompensazione senza un aumento del carico.
Le differenze e la possibile unione nel functional Pilates
Un corso functional training lavora molto di più sul concetto di tempo, intensità, recupero ridotto, e di allenamento che massimizzare la potenza aerobica, e soprattutto sulla capacità di stimolare l’abilità di movimento in un’esatta posizione e un determinato momento, sfruttando velocità e corretta attivazione del corpo.
Il Pilates è centrato molto di più sulla postura e sulla fortificazione della muscolatura, con punti di contatto evidenti ma anche concezioni differenziate di attività nella pratica, a parte il corpo libero. Non è mirato ad incrementare troppo la massa e la resistenza, tantomeno la velocità – seppur non si tratti di un allenamento analitico, di certo sfrutta la respirazione e la concentrazione per lavorare su alcuni distretti muscolari in modo particolare. Nella pratica, ovviamente un istruttore di Pilates saprà come lavorare su tutti i distretti, rendendo l’allenamento un po’ più… funzionale!
È presente, inoltre, proprio una disciplina a sé come il functional Pilates, che nasce dalla necessità di un’attività di fitness dedicata ad aumentare le difficoltà del Pilates, da punto di vista condizionale e coordinativo.
Per dedicarsi a questo “mix” è necessaria una formazione completa, sia tramite un corso functional training sia con una formazione sul Pilates.