Muscolo ileopsoas. Cos’è e perché è importante.
Il muscolo ileopsoas è un muscolo dal nome complesso e dalla fama “oscura”, nel senso che si tratta di una parte di muscolatura poco nota e, invece molto importante.
Il muscolo ileopsoas o Psoas, si trova a coinvolgere la zona lombare e l’anca, dove riveste un ruolo importante di collegamento tra le gambe e la colonna vertebrale. Mantiene il sostegno della struttura ossea e l’equilibrio, rappresentando un muscolo fondamentale per la corretta postura e per l’equilibrio strutturale.
Come è formato il muscolo ileopsoas.
È costituito da due parti muscolari diverse, il grande psoas e il muscolo iliaco. Il primo nasce dai corpi delle vertebre e dai processi delle costole da D12 a L4. Il secondo è il muscolo che ricopre la parte interna della fossa iliaca.
Entrambi i muscoli si inseriscono sul femore, tramite un lungo tendine. La sua funzione è quella di permettere alla gamba di flettersi, adduce ed extraruota la coscia prendendo un punto fisso sulla colonna e sul bacino. Inoltre, permette la flessione del tronco dal proprio lato e lo ruota nel lato opposto, prendendo un punto fisso sul femore.
In molti scelgono di lavorare su questo muscolo, tramite esercizi di Pilates per l’ileopsoas oppure nella ginnastica posturale. Perché? Essendo un muscolo così unico per il collegamento tra gli arti inferiori e la colonna vertebrale, è fondamentale per una posizione adeguata del corpo, per il controllo della sua stabilità e la protezione delle articolazioni del femore e del bacino. Ma non solo.
Un muscolo importante, tra stress e postura.
Sono molti gli studiosi che sostengono una connessione tra il muscolo ileopsoas e la nostra risonanza emozionale – ovvero, un recettore del nostro stato di stress, con impulsi che arrivano direttamente dal sistema nervoso.
Il tessuto connettivo di questo muscolo comunica con il colon e il diaframma, quest’ultimo coinvolto nella respirazione e nei riflessi che seguono fasi di paura o stressanti.
Passando le informazioni anche al colon ed essendo adiacente al rene, questo muscolo spesso è contratto nel caso di disturbi correlati ai due organi, così come per problematiche di tipo ginecologico.
Oltre a questi episodi che lo mettono in tensione, aumentandone lo stress, il muscolo stesso reagisce con un irrigidimento nel caso di un’elevata quantità di adrenalina. Un istinto di difesa naturale del corpo, che può rivelare l’ansia presente nell’organismo a livello muscolare.
Per questo, allenare l’ileopsoas correttamente, può evitare irrigidimenti eccessivi in casi di stress e schivare la comparsa di dolori alle spalle o inguinali, lombosciatalgie, problemi digestivi o mestruazioni dolorose.
Non bisogna trascurare questa zona della muscolatura, dato che l’ileo-psoas va tenuto sempre in equilibrio e flessibile, in posizione corretta per il bacino e il tratto lombare, così come rispetto agli altri muscoli che donano stabilità nella postura.
Essendo il più potente flessore dell’anca si estende su dimensioni notevoli per favorire sia i movimenti delle gambe che la dirittura del tronco, la sua postura corretta. In caso di lordosi lombare o altre posture scorrette, è importante capire da quale posizione si parte per una ginnastica posturale che non sia peggiorativa della situazione. Un personal trainer esperto nel Pilates reformer o nel Pilates matwork, saprà trovare gli esercizi giusti per rinforzare l’ileopsoas senza danneggiare la schiena.
Ad esempio, se si eseguono flessioni del tronco da sdraiati, l’istruttore di Pilates matwork dovrà ben controllare che la postura sia corretta durante l’esecuzione, dato che questi esercizi per gli addominali, se si eseguono sollevando anche la parte lombare (cioè scorrettamente), possono portare ad intaccare i muscoli della schiena pur favorendo l’ileo-psoas.
Ileopsoas: muscolo dell’anima nello Yoga, parte della Power House per il Pilates.
Considerato un muscolo in diretto collegamento con la nostra psiche da moltre tradizioni orientali, il suo allenamento viene favorito nello Yoga per superare paure e ansie, blocchi e incertezze. Un nucleo profondo del corpo che mantiene il corpo in posizione verticale durante le tante attività, mentre nel rilassamento da supini, può rilassarsi e rilasciare le tante tensioni accumulate dal sistema psico-muscolare.
Lo Yoga prevede, quindi, degli esercizi di rilassamento sdraiati sulla schiena, che coinvolgono l’ileo-psoas per contribuire al relax e alla meditazione.
Nel Pilates, gli esercizi sono mirati alla riabilitazione del muscolo contratto e ristretto, con un lavoro di stiramento e poi su gambe e spalle, tramite contrazioni isometriche. L’ileo-psoas fa parte dei muscoli Power House, connessi al tronco come glutei, addome, lombari e adduttori. L’ileo-psoas li connette e li indirizza verso la postura migliore e un corretto allineamento scheletrico.
Controllare il baricentro del corpo è possibile anche allenando il muscolo ileopsoas con il Pilates, tramite esercizi per la Power House mirati.
Qualche esercizio utile per l’ileopsoas sul tappetino.
Per gli amanti del matwork, che necessitano di un primo allenamento per il tratto muscolare ileo-psoas, posizionatevi sul tappetino a in posizione quadrupede, stendete all’indietro una gamba tenendo in linea capo-spalle e lombi. Dopo averla distesa, riportatela piegata fino al petto in direzione leggermente opposta, ovvero se la gamba è destra, flettete il ginocchio verso il petto di sinistra.
Tenete il focus sui muscoli lombari, e dopo qualche serie invece di stenderla, tenetela flessa a 90 gradi, mandandola avanti e indietro, dal petto all’indietro fino a tenere la coscia parallela al pavimento e oltre.
Segue un esercizio di stretching, in cui si parte con un ginocchio piegato sul tappetino e l’altro invece a 90 gradi tenendo il piede a terra, formando una posizione tipica degli affondi. Da questa postura, avanzate con il bacino fino a stendere la gamba del ginocchio a terra e arrivare fin dove l’apertura ve lo consente.
Sarà un esercizio utile per l‘allungamento di molti muscoli del sistema anca-bacino-ileo-psoas.
Se si vuole aumentare la difficoltà di tale esercizio, si può pensare di usare un elastico sulla caviglia del piede che rimane indietro, tirandola mentre si avanza.